DIOCESI DI TRIESTE
Coloriamoci di Spirito
✠ Giampaolo Crepaldi
Cattedrale di San Giusto, 1 maggio 2022
Cari ragazzi e ragazze,
sono contento di incontrarvi qui nella Cattedrale di San Giusto, nell’ambito della bella iniziativa denominata Coloriamoci di Spirito, con la quale i Cappuccini del Triveneto vi hanno invitato a riflettere sulla cultura del dialogo, della pace e della fraternità. A questo riguardo, opportunamente quest’anno è stata scelta Trieste che è terra di incontro di popoli e di culture differenti ma anche terra segnata da indicibili sofferenze provocate dagli orrori nazisti e da quelli comunisti, ben rappresentati dalla Risiera di San Sabba e dalla Foiba di Basovizza. Ispirati dall’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco, avete scelto come tema dell’incontro: eroi del futuro. Ha scritto il Papa: “Gli eroi del futuro saranno coloro che sapranno spezzare questa logica malsana e decideranno di sostenere con rispetto una parola carica di verità, al di là degli interessi personali. Dio voglia che questi eroi stiano silenziosamente venendo alla luce nel cuore della nostra società” (FT 202). Ecco il programma di vita che il Papa vi propone: essere eroi. Chiediamoci: eroi per che cosa? Per fare che? Permettetemi di darvi qualche piccola indicazione.
- La prima: eroi del Vangelo, come san Francesco che accettò il Vangelo di Gesù che gli cambiò la vita e leggeva il Vangelo sine glossa, tanto che la sua vita era completamente identificata con quella di Gesù. Del Vangelo avete bisogno voi, del Vangelo hanno bisogno i vostri amici, del Vangelo ha bisogno il mondo.
- La seconda: eroi di fraternità. In giro io vedo troppa conflittualità, troppa violenza, troppa inimicizia, troppo odio, troppa guerra. A voi tocca cambiare questo stato di cose. Come? Facendovi seminatori di relazioni nuove e autentiche, relazioni di amicizia, di fraternità, di speranza. Le vostre mani siano aperte nel gesto dell’accogliere il fratello e la sorella e non chiuse nel gesto del colpirli.
- La terza: eroi di pace. A questo riguardo vi propongo una pagina illuminante scritta, con il suo stile inconfondibile, da Papa Luciani – che verrà beatificato il prossimo 4 settembre – quando era ancora Patriarca di Venezia dove mette a confronto sul tema della guerra le posizioni di due personaggi storici Gian Galeazzo Visconti e il Petrarca: “Il primo, nemmeno concepiva un governo senza guerre guerreggiate e arrivò al punto di proibire ai preti di dire nella messa le parole dona nobis pacem. Il secondo era di parere diametralmente opposto e raccontava un dialogo tra lui e un pazzo. Questi, veduti dei soldati in marcia, aveva chiesto al poeta: «Dove vanno?». «Alla guerra!» aveva risposto il Petrarca. «Ma – osservò il pazzo – questa guerra dovrà pur un bel giorno terminare con la pace, sì o no?». «Certo!», rispose il poeta. «Ma allora, replicò il pazzo, perché non fare subito la pace, prima di cominciare la guerra?». «Io – concludeva malinconicamente il Petrarca – io la penso come quel pazzo!»”.
Per essere eroi della pace, anche voi dovete pensarla come quel pazzo. Vi affido tutti alla Madonna, Regina della pace.