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Lettera del Vescovo per la Giornata per la Santificazione del Clero


DIOCESI DI TRIESTE


Lettera del Vescovo Enrico
per la Giornata per la Santificazione del Clero



Carissimi Presbiteri e Diaconi

Mi rivolgo a tutti in questa giornata per la Santificazione del Clero, e dunque di ciascuno di noi. Il Cuore di Gesù accenda il nostro cuore per conformarci a Lui e al suo zelo pastorale: per mezzo dello Spirito possiamo davvero essere una sola cosa con il Signore Gesù, come Lui lo è con il Padre. Gesù ha pregato per questo. E noi ci immettiamo in questa preghiera.

Vi abbraccio tutti, dai più giovani appena ordinati a quelli più anziani; da quelli nel pieno delle loro attività e a quelli malati e affaticati, da quelli in diocesi a quelli che sono lontani e su altre frontiere della Chiesa. Su ciascuno invoco la Benedizione del Signore. A ciascuno vorrei manifestare la gioia del camminare insieme (anche se magari ci separano monti e mari) in una missione che ci supera ma che insieme ci rende ancora più fratelli e uniti: e se talvolta i limiti che mi contraddistinguono e che caratterizzano ciascuno di noi creano qualche fatica, chiedo a ciascuno l’ampiezza della misericordia che viene da Dio. L’esercitarci vicendevolmente misericordia e pazienza è segno che siamo sulla via di Dio. Il correggerci sulle questioni che possono scandalizzare deve pure essere segno della premura che viene da Dio e con le attenzioni che il Vangelo ci insegna.

Allego a questa lettera quella che il Papa ha scritto il 2 maggio ai parroci: a quelli intervenuti a Roma nel convegno sulla sinodalità ma poi a tutti i preti. Siamo chiamati ad animare questo tempo perché ciascun battezzato si senta chiamato a partecipare alla missione della Chiesa e anzitutto lì dove si vive, nella famiglia e nel lavoro e non solo nelle nostre attività ecclesiali. Siamo chiamati anche ad aiutarci e a vivere una fraternità nella quale non sciupiamo ciò che lo Spirito sta facendo crescere tra noi: la fraternità sacerdotale è una via preziosa per alimentare in noi la passione missionaria e superare le stanchezze e le malinconie che talvolta affliggono anche noi.

La richiesta di valorizzare il metodo della conversazione spirituale e di discernimento pastorale in gruppi di preti cercheremo di valorizzarlo nel prossimo anno pastorale.

Rinnovo l’invito a concelebrare alla S. Messa con il Papa il 7 luglio, esattamente tra un mese. Iscrivetevi alla mail francesco@diocesi.trieste.it. Come già detto l’assicurare la messa vespertina (del sabato e della domenica) e poi una messa in prima mattinata potrebbe essere una soluzione che consente anche a chi non viene in piazza di partecipare alla messa ma poi (per chi desidera) di seguire tramite la televisione e vivere in comunione questo evento storico a conclusione della 50ma settimana sociale dei cattolici in Italia.

Penso sia bello per il popolo di Dio vederci e saperci insieme, uniti, un cuor solo e un’anima sola. Uniti nell’essenziale, che è l’Eucarestia. E se per qualche grave ragione non si può essere presenti sia evidente la propria comunione spirituale e non l’ostentata distanza che creerebbe scandalo nei nostri fedeli.

Assicuro il mio ricordo nella preghiera

✠ Enrico Trevisi
Vescovo di Trieste