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Giornata mondiale per le Vocazioni

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni


✠ Giampaolo Crepaldi


San Giovanni Decollato, 25 aprile 2021



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!

1.         Si celebra oggi in tutta la Chiesa la 58.ma Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni. Ringrazio di cuore il Centro Diocesano per le Vocazioni e la parrocchia di San Giovanni Decollato per l'impegno profuso nell'organizzarla al meglio nella nostra Diocesi. Nel brano del Vangelo di san Giovanni che abbiamo ascoltato troviamo questa singolare frase che descrive il Pastore, buono e bello: “Io do la mia vita per le mie pecore”. È una frase che, nel suo contenuto altamente drammatico, ci parla di Gesù: è Lui il buon Pastore che ha offerto la sua vita per noi, morendo sulla croce. È una frase, inoltre, che riecheggia la forza delle sue parole eucaristiche: “Questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per voi …; questo è il calice del mio sangue, versato per la remissione dei peccati”. Esse ci parlano di un amore radicale che richiede una risposta essa pure radicale. In questa salutare prospettiva, la vita cristiana è “vocazione”, cioè una chiamata a rispondere con l'amore all'amore di Gesù: l’amore con l’amor si paga, diceva san Giovanni della Croce. Questo vale per noi preti, per i diaconi, per i consacrati e le consacrate, per i fedeli laici tutti. Anche gli sposi cristiani devono basarsi su un’apertura totale all’altro, accolto come un dono. Ma anche il malato o l’anziano sono chiamati a consegnarsi in modo completo e definitivo nelle mani di un Dio, riconosciuto come Padre. In definitiva, in ogni stato di vita il Signore chiede tutto, perché lui ha dato tutto. Ciò che decide la nostra “vocazione” non sono la nostra volontà o i nostri progetti: è il progetto di Gesù che noi accogliamo nella nostra vita, come l’unico modo degno di rispondere al suo amore. Nello stesso tempo, noi sappiamo che proprio questa nostra risposta ci permette di divenire pienamente uomini e donne, poiché è nell’amore e nella consegna di sé che realizziamo noi stessi.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, in questa celebrazione vogliamo associare la nostra preghiera di ringraziamento al Signore a quella dei sacerdoti, dei consacrati e consacrate che ricordano con emozione i loro anniversari. Per il 2020 i seguenti religiosi: Sr. M. Chiarina Zanforlin, Sr. Gianluigia Montin, Sr. Maria Lucia Piva, Sr. Maria Dora, Sr. Marcella Caccin, Sr. Rosarita Saggiorato, Sr. Gracia Kabulo, Sr. Anasthasie Namafand e i seguenti sacerdoti: Don Martin Arulappan Sankar, Don Alessandro Cucuzza, Don Fabio Gollinucci, Don Paolo Iannaccone, Don Vittorio De Dal Lago, Can. Silvano Latin, Don Bruno Danelon. Per il 2021 i seguenti religiosi e religiose: P. Silvio Alaimo, P. Teodoro Livraghi, Sr. Maria Andela Dekanic, Sr. Béatrice Ntumba Mukendi, Sr. M. Rosita Volpi, Sr. M. Clorinda Scomparin e i seguenti sacerdoti: Don Roberto Pasetti, Don Roberto De Paolis, Don Paolo Rakic, Mons. Mauro Cionini, S. E. Mons. Giampaolo Crepaldi, Can. Mons. Ettore Malnati, Can. Fabio Ritossa, Mons. Mario Delben, Can. Furio Gauss. Inoltre, durante questa celebrazione eucaristica, ho la gioia di conferire il ministero del Lettorato al dott. Andrea Petronio che sta rispondendo con generosità alla chiamata del Signore: gli assicuriamo la nostra preghiera e amicizia. Per questa Giornata di preghiera il Santo Padre Francesco ci ha fatto dono di un bellissimo e stimolante Messaggio tutto incentrato sulla figura di San Giuseppe. Scrive Papa Francesco: "In San Giuseppe Dio vede il cuore (cf. 1Sam 16,7) e in San Giuseppe ha riconosciuto un cuore di padre, capace di dare e generare vita nella quotidianità. A questo tendono le vocazioni: a generare e rigenerare vite ogni giorno. Il Signore desidera plasmare cuori di padri, cuori di madri: cuori aperti, capaci di grandi slanci, generosi nel donarsi, compassionevoli nel consolare le angosce e saldi per rafforzare le speranze. Di questo hanno bisogno il sacerdozio e la vita consacrata, oggi in modo particolare, in tempi segnati da fragilità e sofferenze dovute anche alla pandemia, che ha originato incertezze e paure circa il futuro e il senso stesso della vita". Così sia anche per le vocazioni della nostra Chiesa diocesana, che nella preghiera affidiamo alla custodia di San Giuseppe e alla materna protezione della sua Sposa, la Vergine Maria!