La Corsa dei Miracoli organizzata da Young Caritas che doveva tenersi venerdì 5 aprile è stata rinviata, causa maltempo, al mese di maggio sempre nella cornice di piazza dell’Unità d’Italia. La data verrà comunicata prossimamente.
Un’opera segno della Caritas, questa è la definizione più appropriata proposta da don Alessandro Amodeo, direttore della Caritas, per la Corsa dei Miracoli, giunta alla sua settima edizione, cha avrà la sua kermesse conclusiva venerdì 5 aprile coinvolgendo più di duemila bambini e ragazzi in una gara di solidarietà nella cornice di Piazza dell’Unità d’Italia. Un appuntamento che per la Caritas e per i partecipanti stessi è il manifestare alla città la naturale capacità dei ragazzi all’impegno altruistico anche nel gioco e nello sport. Una capacità che attraverso la scuola e con il grande impegno di Young Caritas, e in primis della sua responsabile Valentina Gariuolo, viene educata e finalizzata. La Corsa dei Miracoli infatti è prima di tutto un percorso educativo proposto alle scuole di ogni ordine e grado che da quest’anno ha avuto anche un forte riconoscimento e impulso grazie al coordinamento dei rapporti con gli istituti scolastici assunto dal M.I.U.R.. Come ha sottolineato don Amodeo, la Corsa dei Miracoli è un fiore all’occhiello dell’attività della Caritas tergestina che viene studiata anche da altre realtà in Italia e lo stesso direttore sogna e auspica che questo progetto, ormai consolidato nella nostra città, possa aprirsi ad una dimensione regionale. La Corsa dei Miracoli è una corsa non agonistica di beneficenza organizzata da Young Caritas Trieste in collaborazione con il Comune, il M.I.U.R e varie associazioni sportive. Gli obiettivi di Young Caritas per quanto riguarda i partecipanti sono quelli di indurre i giovani ad impegnarsi per una buona causa in modo allegro e divertente, far loro conoscere le iniziative di sostegno alle varie realtà della Caritas in ambiente scolastico ed extra scolastico in collaborazione anche con il Comune creando una maggiore rete sociale, sensibilizzarli alle situazioni di emergenza e di bisogno esistenti nella collettività. Lo schema della gara prevede che gli stessi bambini e ragazzi si facciano promotori della ricerca di sponsor che siano disposti ad una offerta per ogni giro di pista da loro compiuto in piazza. Questo permette di creare quel contatto con il mondo degli adulti che fa uscire il progetto da una mera dimensione scolastica e rende i ragazzi stessi degli educatori e promotori di solidarietà all’interno della comunità. Un progetto culturale sociale e caritatevole che viene quindi messo a disposizione della città, chiamata a riflettere su questi temi e sui valori dell’accoglienza. La finalità di questo progetto è stata assunta e sposata dall’Amministrazione comunale che ha visto impegnati e coinvolti l’Assessorato allo sport, con Giorgio Rossi, e quello alle politiche sociali, con Carlo Grilli. I fondi raccolti vengono utilizzati a sostegno dell’attività della Casa di Accoglienza “La Madre”, una struttura che la Caritas diocesana dedica all’accoglienza di donne con bambini in difficoltà, donne che spesso provengono da esperienze moto dure come quelle della tratta, dello sfruttamento, della violenza, dell’abbandono Il progetto di accoglienza, in reta con i servizi del territorio, mira a sostenere queste donne e far raggiungere o riappropriarsi di una propria autonomia sia economica che di gestione familiare. Alla realizzazione della Corsa dei Miracoli ha collaborato in maniera sostanziale l’ASD Gruppo Sportivo San Giacomo, presente con il suo presidente Ruggero Poli alla conferenza stampa, che condividendo il valore del progetto si è messa a disposizione per l’organizzazione della kermesse agonistica. Oltra a loro a dare il necessario supporto tecnico saranno i giudici fiduciari provinciali gare del Friuli Venezia Giulia, che coordineranno anche diversi ragazzi del Deledda – Max Fabiani e del Galilei che faranno da giudici per la gara. Durante la manifestazione si svolgerà anche una attività di animazione grazie alla associazione Oltre Quella Sedia. Sono quest’anno sedici gli istituti scolastici coinvolti e si contenderanno il Trofeo che la Caritas dedica alla figura di Graziano Cappello che fu docente di scienze motorie al Max Fabiani, morto prematuramente, che ha sempre collaborato in modo significativo nelle precedenti edizioni della “Corsa” sin dal suo nascere. Il professor Capello aveva compreso perfettamente lo spirito di questa idea, cioè che, in una comunità, una volontà collettiva di mutuo aiuto che non sia il semplice far fronte alle emergenze alimentari o di altro genere, può scaturire soltanto da una armonia e da una comprensione reciproca, vere e profonde, presenti nella comunità stessa e che il punto di partenza per una modificazione generale della comunità in questo senso è nel coinvolgimento dei giovani che, domani, saranno loro la comunità.