DIOCESI DI TRIESTE
CONSACRAZIONE CHIESA DELLA PARROCCHIA SAN GIOVANNI BOSCO
✠ Giampaolo Crepaldi
Parrocchia San Giovanni Bosco, 1 settembre 2019
Carissimi fratelli e sorelle,
1. Sono particolarmente lieto di essere qui, partecipe con tutti voi di un singolare evento, che si realizzerà durante questa celebrazione eucaristica: la consacrazione della vostra chiesa parrocchiale, della parrocchia san Giovanni Bosco, dedicata a Maria Ausiliatrice. Si tratta di un evento di grazia, frutto della benevolenza del Signore che, con la consacrazione, destina questo spazio all’adorazione, alla preghiera e alla coltivazione del rapporto con Lui. In questo spazio, infatti, Lui si fa Parola che ci istruisce sulla verità, rendendo luminosa la nostra vita; si fa Presenza di amore e di comunione nella Santa Messa; si fa Compagnia fraterna nei momenti salienti della nostra esistenza: all’inizio della vita con il sacramento del Battesimo, nel benedire l’amore tra l’uomo e la donna nel sacramento del matrimonio, nel sostenere anziani e malati con il sacramento dell’unzione degli infermi e nel momento dell’addio ai nostri cari defunti con la preghiera del suffragio cristiano in vista della risurrezione dei corpi. E poi qui abbiamo la grazia di intrecciare speciali relazioni: in primo luogo con la Vergine Maria, l’Ausiliatrice dei cristiani, sempre pronta come Madre a darci una mano nei momenti difficili e dolorosi; e con Lei i nostri Santi e Sante – in primis san Giovanni Bosco – che, con l’esempio della loro vita, ci incoraggiano ad essere cristiani esemplari e ci proteggono con la carità del loro sostegno.
2. Carissimi fratelli e sorelle, con la consacrazione la chiesa diventa segno visibile del mistero di Dio. Ascoltiamo la parola di San Bernardo: “Cerchiamo la casa di Dio, cerchiamo il Tempio, la città, la sposa. Difatti non l’ho dimenticato, ma lo dico con timore e rispetto: noi siamo tutto questo. Siamo noi, ma nel cuore di Dio; siamo noi, ma per sua degnazione, non perché ne siamo degni. L’uomo non usurpi ciò che è di Dio e non ardisca glorificare se stesso. (…) A questa casa si addice la santità… quella che prima era casa, in seguito diventa anche Tempio di Dio” (Discorso V per la Dedicazione). In questa salutare prospettiva, la consacrazione della chiesa ha un senso se è finalizzata a produrre, come afferma san Pietro nella sua Prima Lettera, “pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale” (1Pt 2,5). Il vero tempio siamo noi, ripete san Bernardo: “È in te che Dio cerca la santità, per la sua gloria. Bada che nel tuo cuore non ci siano mura cadenti o recinti che crollano, come in certe antiche chiese in abbandono”.
3. Carissimi fratelli e sorelle, su questa chiesa di pietra, che tra poco consacrerò, deve riflettersi la santità di tutti noi che qui ci raduniamo, perché a questa casa si addice la santità. Dobbiamo essere convinti che la santità non risiede nelle pietre dell’edificio materiale, ma nelle nostre anime vivificate dalla potente azione rigeneratrice dello Spirito Santo. Ed è giusto e bello ricordare in questo momento quanti hanno maturato cammini di santità, frequentando questa chiesa. Voglio ricordare, anche a nome vostro, con affetto e gratitudine la Comunità dei Padri salesiani e delle Suore salesiane, i tanti che si sono prodigati per il bene della comunità parrocchiale, anche con servizi umili e semplici. Quanti, confortati dal sacramento della confessione e ristorati dalla comunione eucaristica, hanno ritrovato Dio e, in Dio, hanno ritrovato se stessi. Anche a nome vostro, voglio rivolgere un grazie particolare e affettuoso al vostro parroco don Antosik Marek, che è stato trasferito altrove per svolgere un nuovo ministero: ha voluto chiudere la sua presenza tra voi con l’atto di consacrazione della chiesa, e questo fatto rende esplicito il valore del suo prezioso ministero tra voi. Ringrazio di cuore anche don Pierpaolo Rossini, anche lui destinato ad altro incarico ministeriale. Le fatiche quotidiane non ci devono distogliere dal richiamo forte e pressante che giunge a noi dalla consacrazione della chiesa: l’impegno di tutti a camminare verso la santità, garantendo a questo edificio materiale la sua dignità, la sua bellezza e la sua sacralità. Ci sostenga e ci protegga Maria Ausiliatrice, alla quale fiduciosi affidiamo le nostre gioie e le nostre pene, le nostre difficoltà e le nostre speranze!