DIOCESI DI TRIESTE
MADONNA DI FATIMA
DA MONTE GRISA A TRIESTE
✠ Giampaolo Crepaldi
Cattedrale di San Giusto, 7 settembre 2019
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!
1. Sono particolarmente lieto di accogliervi in Cattedrale, a conclusione del pellegrinaggio di amore e di devozione verso la Vergine Maria che, ormai da alcuni anni, vede scendere dal Santuario di Monte Grisa la statua della Madonna di Fatima per farle percorrere le strade della nostra Trieste. A questo riguardo, ringrazio di cuore il Circolo Sommozzatori, le associazioni di canotaggio e la Società Tripmare. Tra le buone intenzioni degli organizzatori di questa bella iniziativa, desidero sottolinearne una in particolare. Sapete tutti come il 29 luglio collassò, in modo improvviso e imprevisto, il tetto della frequentatissima piscina Acquamarina. Poteva essere una strage orribile, che avrebbe segnato, in maniera irreparabile e dolorosissima, il presente e il futuro della nostra Città. Grazie a Dio, non ci furono né feriti né morti. Io sono profondamente convinto – e con me, molti altri – che, in maniera misteriosa, ma reale, ci sia stato l’intervento materno e provvidenziale della Mamma celeste, che oggi vogliamo ringraziare con tutto il nostro cuore.
2. Carissimi fratelli e sorelle, questo nostro atto di ringraziamento alla Madonna avviene alla vigilia della festa della sua natività. La Chiesa celebra solo tre nascite: quella di Gesù nostro divino Redentore, di Giovanni il Battista suo precursore e di Maria la madre di Gesù. Se alla nascita di Gesù la Chiesa ha voluto associare, nella lode liturgica, anche la nascita di sua Madre, ciò significa che in questa è nascosto un profondo mistero di salvezza. San Pier Damiani, in una delle sue omelie sulla Natività di Maria, scriveva: “Oggi è il giorno in cui Dio comincia il suo piano eterno, poiché era necessario che si costruisse la casa, prima che il Re scendesse ad abitarla”. La casa di cui parla il dottore della Chiesa è la Beata Vergine Maria. Una casa che è “bella, poiché se la Sapienza si costruì una casa con sette colonne lavorate, questo palazzo di Maria poggia sui sette doni dello Spirito Santo”. Rapiti nella contemplazione della grandezza di Maria, non possiamo non fare nostre le parole della donna del Vangelo: beato il grembo che ha generato il Verbo di Dio e il seno da cui ha preso il latte!
3. Carissimi fratelli e sorelle, vogliamo in questa circostanza rinnovare la nostra devozione alla Vergine Maria: Lei è porto, rifugio e protezione per il popolo di Trieste che, con Lei, saprà far fronte alle sferzanti sventagliate che spesso giungono dalle tante bore spirituali e morali che lo mettono alla prova. In questa speciale occasione, vogliamo soprattutto chiedere il suo aiuto: ci aiuti a portare Cristo alle famiglie, piccole chiese domestiche e cellule della società, oggi più che mai bisognose di sostegno sia sul piano spirituale che su quello sociale; ci aiuti a portare Cristo ai giovani, spesso vittime di un nichilismo diffuso e paralizzante; ci aiuti a portare Cristo ai malati, agli anziani, alle persone sole e abbandonate; ci aiuti a portare Cristo al mondo del lavoro, dell’economia, della politica, bisognoso di un rinnovato annuncio del Vangelo della giustizia e della pace. Nel dire di nuovo il nostro grazie, vogliamo rinnovare con gioia la nostra consacrazione alla Vergine Maria, affidandoci alla sua materna protezione.