parallax background

Lettera del Vescovo ai bambini per San Nicolò

SAN NICOLÒ 2019



Carissimi bambini e bambine,
Dopo un’attesa piena di trepidazione, anche quest’anno, nella notte tra il 5 e 6 di dicembre, arriverà san Nicolò con in spalla il carico di doni che avevate chiesto per allietare i vostri cuori e le vostre case. San Nicolò è il Santo del dono e dei doni. Se ci soffermiamo sulla sua biografia, infatti, Egli spese la sua nel donare aiuto soprattutto ai poveri e ai bisognosi. Era un uomo di grande fede, ma anche di grande carità. Con la sua vita, il grande Vescovo ci offre uno straordinario esempio di vita: non basta ricevere, bisogna essere capaci di donare. A questo riguardo, si racconta che al tempo del suo episcopato a Mira scoppiò una grave carestia, che provocò panico e disperazione tra la popolazione. In quei drammatici giorni giunsero nel porto di Mira alcune navi cariche di grano, provenienti da Alessandria d’Egitto. Il santo Vescovo andò subito al porto e salì su una delle navi, chiedendo al capitano di scaricare una certa quantità di grano. Il Capitano, un po’ indispettito, rispose che non poteva, essendo quel grano destinato all’imperatore e che era stato misurato nel peso. Se fosse stato notato l’ammanco avrebbe potuto passare guai seri. San Nicolò non si scoraggiò e disse che si sarebbe preso la responsabilità. Alla fine riuscì a convincerlo: il frumento fu scaricato e la popolazione, sollevata dall’incubo della carestia, ebbe il pane necessario e la possibilità di seminare. Ma il capitano della nave continuava ad essere pieno di paura, pensando a cosa poteva succedergli dopo che le sue navi, giunte a Costantinopoli, sarebbero state sottoposte al controllo del peso. Temeva, infatti, che i funzionari si accorgessero dell’ammanco di grano. Arrivato nel porto di Costantinopoli, capitò qualcosa di straordinario che provocò nel capitano un senso di gioia e di meraviglia: dopo il controllo, infatti, risultò che il peso del grano non era diminuito, ma era lo stesso della partenza delle navi da Alessandria.In quel momento il capitano si ricordò di san Nicolò che, con la sua straordinaria carità, aveva sfamato il suo popolo, ma che aveva anche tolto lui dagli impicci. Ecco, bambini e bambine, questo racconto ci insegna che san Nicolò spese la sua vita a donare, a fare la carità per aiutare gli altri. Così deve essere anche per voi, perché è più bello donare che ricevere. A voi bambini e bambine e a vostri genitori giunga l’assicurazione della mia preghiera e la mia benedizione.


+ Giampaolo, Vescovo