DIOCESI DI TRIESTE
SOLENNITÀ DI MARIA ASSUNTA IN CIELO
✠ Giampaolo Crepaldi
Repentabor-Monrupino / Muggia Vecchia, 15 agosto 2021
Carissimi fratelli e sorelle, predragi bratje in sestre!
1. La Chiesa dedica questa giornata alla solenne celebrazione dell'assunzione in cielo della Vergine Maria, in anima e corpo. E' verità della nostra fede cristiana che chi muore nella pace di Cristo è introdotto al termine della sua vita terrena nella gloria della vita eterna. Questa glorificazione, tuttavia, non è totale, nel senso che da essa è temporaneamente escluso il corpo che dovrà subire la corruzione nel sepolcro. Questo non è avvenuto per la Vergine Maria. Infatti, terminata la sua vita terrena, è stata introdotta con tutta la sua persona nella partecipazione gloriosa della vita divina e il suo corpo non ha conosciuto la corruzione del sepolcro, ma è stato subito glorificato. Perché questo trattamento speciale? Perché non poteva sperimentare la corruzione del sepolcro il corpo nel quale Gesù Cristo concepito nella nostra natura umana aveva abitato nove mesi. Perché fu da subito associata alla risurrezione del Figlio. Ciò che è accaduto a Gesù e a sua Madre, accadrà in ciascuno di noi: anche noi "risorgeremo" fisicamente, corporalmente. Tutta la nostra persona – anima e corpo – parteciperà alla vittoria di Cristo sulla croce. Noi siamo cristiani solo se riteniamo con certezza questo: "come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo". L’assunzione al cielo di Maria - il fatto cioè che la sua persona, corpo e anima, abbia ricevuto la vita in Cristo - dimostra la verità della risurrezione di Cristo e la nostra chiamata alla vita eterna.
2. Carissimi fratelli e sorelle, contemplando Maria assunta in Cielo anche con il suo corpo, soffermiamoci a riflettere sul valore del nostro corpo. E' un momento particolarmente significativo quando, nella liturgia funebre, il corpo del cristiano, prima di essere sepolto, viene benedetto con l’acqua in ricordo del battesimo e viene incensato perché in vita quel corpo è stato tempio e dimora di Dio. Considerato in questa salutare prospettiva cristiana, il corpo non deve mai essere espressione di violenza, di cattiveria, di odio, di egoismo o di impurità, ma deve essere sempre manifestazione della limpidezza della nostra anima, della serenità della nostra coscienza, dell'attenzione rispettosa per ogni persona. Il corpo, perché fatto ad immagine di Dio, deve essere sempre rispettato e onorato: sia quando, piccolo e indifeso, è concepito nel grembo materno, sia nelle relazioni affettive e nel matrimonio, sia quando diventa anziano. A questo riguardo, san Paolo, nella sua Prima Lettera ai Corinti, ci ammonisce senza tanti giri di parole: "Il corpo non è per l’impurità, ma per il Signore… O non sapete che … il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo" (6,19-20). In questa solenne circostanza imploriamo dall'Assunta la grazia di vivere in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni per condividere un giorno la sua stessa gloria.