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Conferimento dell’Accolitato al seminarista Sanil e riflessione sull’eutanasia

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


Accolitato del seminarista Sanil


✠ Giampaolo Crepaldi


Parrocchia Madonna del Mare, 29 agosto 2021



Carissimi fratelli e sorelle!

1.       La prima lettura che abbiamo ascoltato ci invita ad osservare la Legge di Dio, con le seguenti parole che Mosè rivolse al popolo: "Ascoltate le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi [...] le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza" (Dt 4,1.6). È l'invito di Dio ad osservare i suoi comandamenti, tutti i comandamenti, soprattutto quelli che esigono la difesa e il rispetto della vita. A questo riguardo, è con profonda inquietudine che denuncio la raccolta di firme, anche nella nostra Trieste, per il referendum che mira a depenalizzare l’omicidio del consenziente, aprendo di fatto all’eutanasia nel nostro Paese. Lo faccio con le parole, coraggiose e illuminanti, usate pochi giorni fa dalla Presidenza dei Vescovi italiani: "Chiunque si trovi in condizioni di estrema sofferenza va aiutato a gestire il dolore, a superare l’angoscia e la disperazione, non a eliminare la propria vita. Scegliere la morte è la sconfitta dell’umano, la vittoria di una concezione antropologica individualista e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali. Non vi è espressione di compassione nell’aiutare a morire, ma il Magistero della Chiesa ricorda che, quando si avvicina il termine dell’esistenza terrena, la dignità della persona umana si precisa come diritto a morire nella maggiore serenità possibile e con la dignità umana e cristiana che le è dovuta" (Samaritanus bonus, V, 2).

2.         Carissimi fratelli e sorelle, questa nostra Eucarestia domenicale è allietata dal conferimento del ministero dell'accolitato al seminarista Sanil della Diocesi di Batticaloa in Sri Lanka, che sta completando la sua formazione nella nostra Chiesa qui a Trieste. Caro Sanil, il ministero che riceverai ti mette in contatto con la Santissima Eucaristia, verso cui tende il tuo itinerario al presbiterato. L'Eucaristia devi amarla, perché è e sarà la fonte fresca e rigenerante della tua vita spirituale di seminarista adesso e di prete domani, anche se non è e non sarà sempre facile. Ha detto alcuni giorni fa Papa Francesco: "Anche oggi la rivelazione di Dio nell’umanità di Gesù può suscitare scandalo e non è facile da accettare. È quello che San Paolo chiama la “stoltezza” del Vangelo di fronte a chi cerca i miracoli o la sapienza mondana (cf 1Cor 1,18-25). E questa “scandalosità” è ben rappresentata dal sacramento dell’Eucaristia: che senso può avere, agli occhi del mondo, inginocchiarsi davanti a un pezzo di pane? Perché mai nutrirsi assiduamente di questo pane? Il mondo si scandalizza". Caro Sanil, tu non ti scandalizzerai, perché l'Eucaristia è il sacramento del sacrificio di Cristo Signore, cioè del dono della sua vita, della sua carne e del suo sangue, e chi vuole seguirlo deve assimilare Lui, la sua umanità donata per Dio e per gli altri. Maria Santissima, che ha portato nella carne il Figlio Gesù e si è unita al suo sacrificio, ti aiuti a testimoniare sempre la tua fede nell'Eucaristia con la vita concreta.