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Saluto a don Giorgio Leonardi missionario in Etiopia

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


SALUTO A DON GIORGIO LEONARDI MISSIONARIO IN ETIOPIA


✠ Giampaolo Crepaldi


Santuario di Monte Grisa, 6 settembre 2021




1.       Questa sera ci siamo riuniti nel Santuario di Monte Grisa, dedicato alla Vergine Maria, qui invocata con il titolo di Madre e Regina, per implorare la benedizione del Signore su don Giorgio Leonardi che, tra pochi giorni, partirà per l’Etiopia in una missione del Cammino neocatecumenale, come dono di fede della nostra Chiesa tergestina alla Chiesa sorella che è in Addis Abeba. Con la sua partenza, la preoccupata constatazione di Gesù – “la messe è molta, ma gli operai sono pochi” (Mt 9, 37) - continua a interpellarci ancora. San Giovanni Paolo II, nell’ Enciclica Redemptoris missio, ci ricordò il fine di ogni azione missionaria della Chiesa: “Ciò che mi spinge a proclamare l'urgenza dell'evangelizzazione missionaria è che essa costituisce il primo servizio che la Chiesa può rendere a ciascun uomo e all'umanità intera con l'unico fine di servire l'uomo, rivelandogli l'amore di Dio che si è manifestato in Gesù Cristo” (n. 2). Con don Giorgio, questa sera vogliamo fare nostro il comando di Gesù ai suoi discepoli dopo la resurrezione: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni”. Con don Giorgio, vogliamo riscoprire lo slancio missionario delle prime comunità cristiane. Nonostante la scarsezza di mezzi di trasporto e di comunicazione di allora, l'annuncio evangelico raggiunse in breve tempo i confini del mondo. E si trattava della religione di un Uomo morto in croce, “scandalo per gli ebrei e stoltezza per i gentili” (1Cor 1, 23). “Chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà” (Mc 8, 35), è stato l’invito rivolto da Gesù a tutti i suoi discepoli, e che oggi rivolge non solo a don Giorgio che va in Etiopia ma anche a noi, chiamati ad evangelizzare per le strade della nostra Trieste.

2.         Caro don Giorgio, non sentirti solo in questa avventura evangelica: è la Chiesa di Trieste che ti invia, attraverso il ministero del Cammino neocatecumenale, che, con grande generosità, si fa interprete delle esigenze dell'evangelizzazione presenti nel mondo, nello spirito illuminato della comunione e collaborazione tra le Chiese. A questo riguardo, San Giovanni Paolo II, sempre nella Redemptoris Missio, scrisse una pagina memorabile: “Ogni Chiesa particolare deve aprirsi generosamente alle necessità delle altre. La collaborazione fra le chiese, in una reale reciprocità che le rende pronte a dare ed a ricevere, è anche fonte di arricchimento per tutte ed interessa i vari settori della vita ecclesiale” (n. 64). Se la Chiesa di Addis Abeba si arricchisce della tua presenza, quella di Trieste si arricchisce della tua testimonianza. Per questo, anche a nome del presbiterio e di tutta la Diocesi, sono a dirti, con semplicità e convinzione, un grazie sincero. Puoi contare sulla nostra preghiera in questa nuova ed affascinante tappa della tua vita, affinché il Signore guidi sempre i tuoi passi, renda fecondo il tuo servizio della Parola, ti protegga da ogni male e faccia sempre risplendere il Suo volto su di te. Alla preghiera aggiungeremo anche il segno tangibile della nostra generosità, trovando il modo per venirti incontro anche su questo punto. Caro don Giorgio, nel lasciare Trieste, fai risuonare nel tuo cuore queste parole della Scrittura: “Quanto son belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene” (Rm 10,15). Siano queste le Parole sante che ti faranno compagnia nell'impegno di annunciare che “Gesù è il Signore” e che “Dio lo ha risuscitato dai morti”, con la consapevolezza che in Lui e solo in Lui è la salvezza dell'uomo! La Redemptoris Mater, la Madre di Dio e della Chiesa, accompagni sempre i tuoi passi e ti protegga con il suo manto materno.