LETTERA ALLA DIOCESI
ANNO SPECIALE DI SAN GIUSEPPE
Carissimi sacerdoti, diaconi, consacrati e consacrate, fratelli e sorelle in Cristo!
1. 150 anni fa con il decreto Quemadmodum Deus, il Beato Pio IX – “mosso dalle gravi e luttuose circostanze in cui versava la Chiesa insidiata dall’ostilità degli uomini,” – dichiarava San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica. Nel ricordo di quell'evento, Papa Francesco gli ha dedicato ora un Anno speciale – che terminerà il prossimo 8 di dicembre – con il proposito di offrire a tutti i fedeli “la possibilità di impegnarsi, con preghiere e buone opere, per ottenere con l’aiuto di San Giuseppe, capo della celeste Famiglia di Nazareth, conforto e sollievo dalle gravi tribolazioni umane e sociali che oggi attanagliano il mondo contemporaneo". Purtroppo le dolorose circostanze della pandemia da Covid-19 non ci hanno permesso di onorare, nei modi richiesti, l'iniziativa di Papa Francesco. Tuttavia, nell’intento di corrispondere, nel limite del possibile, alle esigenze dell’Anno dedicato a San Giuseppe, con questa mia lettera sono a fornire alcune indicazioni utili per una sua, anche se tardiva, valorizzazione in Diocesi.
2. Proposte di carattere formativo. In primo luogo sono ad invitarvi a leggere e meditare la Lettera apostolica di Papa Francesco, Patris Corde. Con riferimento a questa Lettera, si procederà con la pubblicazione nella newsletter della Diocesi Il domenicale di san Giusto e nell'App diocesana di alcuni approfondimenti dei temi più rilevanti del documento. Sono inoltre ad invitare i Responsabili delle Associazioni, Movimenti e gruppi diocesani a utilizzare la Lettera apostolica come testo di formazione. Anche i ritiri mensili del clero si terranno a partire dal Documento pontificio.
3. Proposte per la preghiera. Sono a suggerire che, a partire dal mese di ottobre fino all’8 di dicembre, si preghi il Santo Rosario in famiglia e, nelle parrocchie dove lo si prega quotidianamente, nel mercoledì di ogni settimana si recitino le Litanie di San Giuseppe. In allegato poi a questa lettera si trovano una serie di preghiere che possono essere recitate nelle più varie circostanze, singolarmente o comunitariamente, seguendo le opportune indicazioni che i parroci daranno alle loro comunità. Nei mesi di settembre, ottobre e novembre si suggerisce di organizzare dei pellegrinaggi con gruppi parrocchiali o associativi al Santuario di San Giuseppe della Chiusa, concordando l’iniziativa con l’attuale Amministratore parrocchiale don Mattia Galej. Personalmente i Rosari del mese di ottobre che recito normalmente nelle parrocchie si terranno nelle chiese dedicate a San Giuseppe. Chiuderò poi l’Anno speciale l’8 di dicembre con una celebrazione eucaristica presso il Santuario di San Giuseppe della Chiusa.
4. L’indulgenza plenaria. In occasione dell’Anno di San Giuseppe, la Penitenzieria apostolica ha concesso speciali indulgenze, tra cui l’Indulgenza plenaria, alle consuete condizioni - confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre - ai fedeli che, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, parteciperanno all’Anno di San Giuseppe. Le modalità previste per ottenere l’Indulgenza sono numerose. Tra queste, come già indicato sopra, la recita del Santo Rosario in famiglia, la recita delle Litanie a San Giuseppe, o qualsivoglia orazione legittimamente approvata in onore di San Giuseppe, come la preghiera A te, o Beato Giuseppe.
Carissimi, chiediamo a san Giuseppe di concederci il senso della fede necessario a orientarci, senza smarrirci, verso il Signore Gesù nostro Salvatore.
✠ Giampaolo Crepaldi
Arcivescovo- Vescovo di Trieste