DIOCESI DI TRIESTE
TUTTI I SANTI
✠ Giampaolo Crepaldi
Cattedrale di San Giusto, 1 novembre 2021
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!
1. Questa nostra celebrazione eucaristica per la solennità di Tutti i Santi si è aperta con l'esortazione "Rallegriamoci tutti nel Signore", con un invito cioè a condividere il gaudio celeste dei Santi e ad assaporarne la gioia. Essi sono una moltitudine che annovera quelli ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa, ma anche i battezzati di ogni epoca e nazione, che hanno cercato di compiere con amore e fedeltà la volontà divina. I Santi manifestano in diversi modi la presenza potente e trasformante del Risorto; hanno lasciato che Cristo occupasse la loro vita da poter affermare con san Paolo "non vivo più io, ma Cristo vive in me" (Gal 2,20). Tutta la storia della Chiesa è lì a testimoniare come questi uomini e donne sono stati dei fari per tante generazioni e continuano ad esserlo anche per noi. Soprattutto Essi ci dicono che il Cielo è la nostra vera Patria, il luogo dove tutti dovremmo ardentemente desiderare di entrare, consapevoli che la nostra esistenza non è un cammino verso il nulla, ma verso l’eternità. Questa prospettiva di fede ci dona il senso autentico e profondo della nostra vita terrena, breve o lunga che sia. Fermiamoci pertanto più spesso a riflettere su questo punto: dalla nostra condotta presente dipende il nostro futuro di castigo o di premio eterno. Questo ci consentirà di dare un orientamento giusto alla nostra esistenza.
2. Carissimi fratelli e sorelle, l'odierna solennità contiene un invito che ci riguarda personalmente: tutti siamo chiamati alla santità. La santità è la nostra vocazione fondamentale, chiamati ad essa a motivo della santità stessa di Dio, che in ognuno di noi ha impresso la sua immagine, e, nella pienezza dei tempi, ad ogni uomo ha inviato il Figlio, Gesù di Nazareth, il Cristo come redentore, maestro e modello. Nella pagina mirabile del Vangelo di oggi, è Gesù stesso che ci indica nelle Beatitudini la strada della santità: "Cercate prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta" (Mt 6, 33). I Santi hanno vissuto le beatitudini e sono beati. Seguendo l’esempio di Gesù, povero, mite, misericordioso, pacifico, sofferente e perseguitato, una schiera immensa d'uomini e donne ha trovato nelle “beatitudini” la strada giusta per entrare nel Regno. Beato, in particolare, è colui che ascolta la parola di Dio e la traduce in pratica; beato è colui che ripone in Dio, la sua speranza, la sua fiducia, la sua certezza. Affidiamoci ai nostri Santi Patroni e soprattutto alla Vergine Maria, Regina di tutti i Santi, che "brilla innanzi al popolo di Dio peregrinante come segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando verrà il giorno del Signore", e che "con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo ai pericoli e affanni del mondo, fino a che non siano condotti alla patria beata" (Lumen Gentium 68, 62).