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Giornata nazionale per la Vita

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


Giornata Nazionale per la Vita


✠ Giampaolo Crepaldi


Ospedale Burlo Garofolo, 6 febbraio 2022



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!

1.      Sono particolarmente lieto di celebrare all’Ospedale Burlo Garofolo la 44ª Giornata nazionale per la Vita, che, anche quest’anno, è stata impreziosita da un significativo Messaggio dei Vescovi italiani intitolato Custodire ogni vita. E con il richiamo alla gravosa situazione creata dalla pandemia in corso, il pensiero dei Vescovi si rivolge innanzitutto alle nuove generazioni e agli anziani: “Le prime, pur risultando tra quelle meno colpite dal Covid-19, hanno subìto importanti contraccolpi psicologici, con l’aumento esponenziale di diversi disturbi della crescita; molti adolescenti e giovani, inoltre, non riescono tuttora a guardare con fiducia al proprio futuro. Tra le persone anziane, vittime in gran numero del Covid-19, non poche si trovano ancora oggi in una condizione di solitudine e paura, faticando a ritrovare motivazioni ed energie per uscire di casa e ristabilire relazioni aperte con gli altri”. A queste dolorose situazione va aggiunto l’impatto della pandemia sulle fragilità sociali, con l’aumento delle famiglie in situazione di povertà assoluta, della disoccupazione e del precariato, la crescita della conflittualità domestica.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, il Messaggio dei Vescovi, nell’analizzare alcune spinte culturali e politiche quali la riaffermazione del diritto all’aborto e la prospettiva di un referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente, ribadisce che non vi è espressione di compassione nell’aiutare a morire, ma il prevalere di una concezione antropologica nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali. Chi soffre va accompagnato e aiutato a ritrovare ragioni di vita. I Vescovi ribadiscono con chiarezza che “Il vero diritto da rivendicare è quello che ogni vita, terminale o nascente, sia adeguatamente custodita. Mettere termine a un’esistenza non è mai una vittoria, né della libertà, né dell’umanità, né della democrazia: è quasi sempre il tragico esito di persone lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione”. Un monito, quello dei Vescovi, a cui i volontari degli Organismi che difendono la vita anche a Trieste – che ringrazio di cuore – fanno eco con tante e generose testimonianze. L’attuale celebrazione della Giornata per la vita è un’occasione importante per riaffermare tutti insieme un grande e corale alla Vita.

3.         Carissimi fratelli e sorelle, il Messaggio dei Vescovi rivolge poi una parola di gratitudine alle moltissime persone che fin dai primi giorni della pandemia si sono impegnate a custodire ogni vita, sia nell’esercizio della professione, sia nelle forme semplici del vicinato solidale. Scrivono i Vescovi: “A tutti va la nostra gratitudine e il nostro incoraggiamento: sono loro la parte migliore della Chiesa e del Paese; a loro è legata la speranza di una ripartenza che ci renda davvero migliori”. La strada che i Vescovi indicano per il futuro è quella della custodia della vita: “La risposta che ogni vita fragile silenziosamente sollecita è quella della custodia. Come comunità cristiana facciamo continuamente l’esperienza che quando una persona è accolta, accompagnata, sostenuta, incoraggiata, ogni problema può essere superato o comunque fronteggiato con coraggio e speranza”. Ecco la strada: custodire la gente, aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. Potremo così affermare che la lezione della pandemia non sarà andata sprecata.