DIOCESI DI TRIESTE
INCONTRO CON IL CAMMINO NEOCATECUMENALE
✠ Giampaolo Crepaldi
Cattedrale di San Giusto, 14 giugno 2022
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Risorto!
1. Sono particolarmente lieto di incontrarvi riuniti attorno all’altare eucaristico che ci rimanda al mistero del sacrificio di Gesù Cristo i cui frutti di grazia e di salvezza ci vengono qui garantiti e donati in abbondanza. Il brano del Vangelo di Matteo che abbiamo ascoltato ci apre gli orizzonti, impegnativi e originalissimi, dell’amore cristiano. Senza tanti giri di parole il Signore ci chiede: “Amate i vostri nemici; e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei Cieli!”. Per raggiungere questa meta, noi cristiani non siamo chiamati ad amare soltanto quelli che ci vogliono bene, ma, per amore di Gesù, dobbiamo amare tutti, anche i lontani, i cattivi, quelli che dicono male di noi e quelli che ci perseguitano. Nella prospettiva del Vangelo, non c’è nulla di più fecondo dell’amore, perché esso conferisce alla persona tutta la sua dignità, mentre l’odio e la vendetta la sminuiscono, deturpando la bellezza del suo essere creatura fatta a immagine di Dio. Ha scritto Papa Francesco: “Questo comando di rispondere all’insulto e al torto con l’amore, ha generato nel mondo una nuova cultura: la cultura della misericordia”. È questa cultura la vera rivoluzione di cui abbiamo bisogno.
2. Carissimi fratelli e sorelle, in questa celebrazione eucaristica vogliamo esprimere il nostro ringraziamento al Signore per tutte le grazie, le benedizioni, l’amore che ha seminato in voi e attraverso di voi in questo anno. Anch’io, a nome mio personale e di tutta la Diocesi, desidero parteciparvi il sentimento della gratitudine e della stima. In una Trieste battuta dalla bora della secolarizzazione e sempre più dimentica di Dio, voi del Cammino siete gli uomini e le donne del Kerigma, come i primi discepoli che andavano per città e villaggi annunciando che Gesù di Nazareth è morto, è risorto e siede alla destra di Dio Padre. Kerigma è il Vangelo che raggiunge le persone che ancora non conoscono o hanno dimenticato Cristo. Kerigma è evangelizzazione che dà vita nuova, esperienza di fede, potere dello spirito. Kerigma è anche catechesi, con la precisazione che voi ben conoscete che il buon catechista non è quello che parla di Gesù, ma quello che fa fare esperienza di Gesù. Questo vuol dire fare esperienza di Gesù in prima persona, altrimenti si rischia di non essere né buoni catechisti, né buoni evangelizzatori. Vi affido tutti alla Vergine Maria, la Redemptoris Mater, scelta dall’Amore Trinitario per essere la Madre dell’Amore, di cui noi cristiani siamo i fortunati destinatari.