parallax background

Celebrazione degli anniversari

 
 

DIOCESI DI TRIESTE


CELEBRAZIONE DEGLI ANNIVERSARI


✠ Giampaolo Crepaldi


Cappella Madre della Riconciliazione, 23 giugno 2022



Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!

1.      Nella festa liturgica della nascita di Giovanni Battista, ricordiamo, nella preghiera e con gratitudine, alcuni anniversari: i 10 anni di sacerdozio di don Angelo Alomoto Paredes e di don Rudy Sabadin; i 25 anni di don Michelangelo Bulla; i 50 anni di mons. Renato Volante; i 60 anni dei canonici Giuliano Vattovani e Pietro Zovatto; i 25 anni di professione religiosa di sr. Emanuela Lo Piccolo; i 60 anni di professione di Sr. Maria Lucis Mulleri. La gioia di questa celebrazione è ben sintonizzata con l'atmosfera gioiosa che pervade il brano del Vangelo di Luca che è stato proclamato dove si parla di una donna anziana e sterile, Elisabetta, e di un uomo, Zaccaria, suo marito, sacerdote, anche lui anziano: a questi, già destinati alla marginalità sociale, il Signore dona un figlio che avrà la missione particolarissima di precursore del Messia veniente. Un figlio grande davanti al Signore, pieno di Spirito santo, che avrà il nome di Giovanni, “il Signore fa grazia, fa misericordia”. Egli fu tutto attratto da Gesù, calamitato da Colui che stava per venire. Egli capì chi fosse Gesù e orientò tutta la sua vita a Lui offrendogli l’umile dedizione dello schiavo, quello di slacciare i sandali del padrone: “Viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure i legacci dei sandali”.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, Giovanni Battista è una figura esemplare anche per noi consacrati, soprattutto per il suo non porsi mai al centro, ma per aver voluto e saputo indicare nel Signore Gesù il centro di tutto e di tutti; per il suo essere forte ed eloquente, ma silenzioso di fronte alla voce dello Sposo che viene (cf. Gv 3,29); per il suo farsi piccolo, affinché il Cristo crescesse (cf. Gv 3,30); per lo sdegno e la collera che provò come espressioni della sua passione per Dio e per i suoi figli; per la consapevolezza di dover pagare un prezzo salato per ogni parola che diceva; per la sua estraneità rispetto al potere e ai suoi uomini e donne… Solo una cosa lo interessò: vedere realizzata la missione del Messia. Lasciamoci ispirare pertanto dalla vocazione e dal ministero di Giovanni Battista che si è posto al servizio di Gesù, preparandogli la strada (cf. Mc 1,3 e ss.; Is 40,3). Tutti di Cristo, anche noi continuiamo a preparargli la strada affinché sia possibile l’incontro tra Lui e l’umanità sempre bisognosa di una vita salvata e sensata. Continuiamo ad essere come Giovanni precursori, sentinelle, magari ai bordi del deserto, ma tutti protesi a realizzare questo compito: con la nostra vita e le nostre parole essere segno non di noi stessi, non organizzando il consenso attorno a noi, ma indicando sempre e solo Gesù Cristo come l’unica ragione del vivere, l’unica speranza, l’unica salvezza. Che la Madre della Riconciliazione che qui veneriamo, ci sostenga e ci protegga con la sua materna provvidenza.