DIOCESI DI TRIESTE
LA MADONNA DA MONTE GRISA A SANT’ANTONIO TAUMATURGO
✠ Giampaolo Crepaldi
Sant’Antonio Taumaturgo, 4 settembre 2022
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!
1. Anche quest’anno, secondo una benemerita e consolidata tradizione, è giunta da Monte Grisa alla chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo la sacra immagine della Madonna, nostra Madre e Regina. Questo evento, organizzato dalla comunità religiosa del Servi del Cuore Immacolato di Maria, ha il significato di farci sentire vicina la Vergine Maria: vicina alle nostre famiglie, a chi soffre o è malato, a chi ha perso il lavoro e a chi cerca di andare avanti in mezzo a tante difficoltà. In modo particolare è vicina ai lavoratori della Wärtsilä e alle loro famiglie che, vittime di scelte ingiustificate e riprovevoli, rischiano i tempi bui dell'incertezza e dell’insicurezza. Con la sua vicinanza la Vergine Maria è rifugio sicuro e fonte di consolazione. Guardare a Lei, ricorrere alla Sua intercessione ci ricorda che noi non siamo soli; anzi possiamo fare nostre le parole di Mosè a proposito del popolo eletto: “Lo circondò, lo allevò, lo custodì come la pupilla del suo occhio. Come un’aquila che veglia la sua nidiata, che vola sopra i suoi nati, egli spiegò le ali e lo prese, lo sollevò sulle sue ali. Il Signore, lui solo lo ha guidato” (Dt 32, 10-12). Anche quando eventi dolorosi o ingiusti aggrediscono la nostra vita, pensiamo a Maria, nostra Madre e Regina, aggrappiamoci a Lei e rinnoviamo fiduciosi il nostro atto di consacrazione e affidamento.
2. Carissimi fratelli e sorelle, l’immagine della Madonna che veneriamo è quella delle apparizioni di Fatima. Là apparve con un messaggio di consolazione e di speranza in un tormentato periodo storico segnato dalla guerra: “Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà”, affermò nell'apparizione del luglio 1917. Con quelle parole voleva dire che finalmente avrebbero vinto la giustizia e la pace, perché la misericordia di Dio è più forte della potenza del male. In quella sua solenne affermazione è contenuto un preciso invito che ci riguarda: essere disponibili a far vincere la giustizia e la pace, in particolare con la recita quotidiana del Rosario. Fare in modo che le persone, le famiglie, il mondo del lavoro, il cammino dei popoli siano a lei consacrati e posti sotto la sua protezione e guida. “Se faranno quel che io vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace”, affermò ancora nell’apparizione del luglio 1917. Stretti al suo Cuore Immacolato, come Lucia e i Beati Francesco e Giacinta, anche noi vogliamo unire la nostra voce alla sua: «L’anima mia magnifica il Signore, […] perché ha guardato l’umiltà della sua serva […]; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono» (Lc 1,46-50).