Lunedì 8 maggio il vescovo Enrico Trevisi, accompagnato dal Cappellano padre Silvio Alaimo e dal superiore dei Gesuiti padre Giovanni Lamanna, ha visitato la Casa Circondariale di Trieste.
Ad accoglierli sono stati il Direttore Graziano Pujia, il Comandante Antonio Marrone, l’Ispettore Antonio Gaudio.
Due ore intense in cui si è visitata ogni sezione e in cui si è potuto dare la mano a tanti detenuti. E nel frattempo il Direttore e il Comandante hanno illustrato le tante problematiche del carcere cittadino, ma anche i progetti per rinnovare non solo l’ambiente, ma anche per creare condizioni migliori per l’ampia comunità che risiede in via del Coroneo.
Mentre si visitavano i laboratori e la cucina, la Cappella e l’infermeria si è constatato come il carcere, nel cuore della città, ha i suoi pregi ma anche i suoi difetti: anzitutto l’angustia degli spazi. E dunque il sovraffollamento.
Una prima visita del vescovo, che vuole essere l’inizio di un’attenzione da coltivare.
Un interesse che tutta la comunità cristiana, e anche la città, deve avere per chi si trova a scontare una pena per i suoi errori, ma che deve potersi riscattare per non ricadere nel circolo vizioso della violenza e dell’illegalità.
Fratelli che meritano una preghiera e un aiuto. Occorrerà trovare il modo di aiutare padre Silvio nel suo impegnativo ministero di cappellano delle nostre carceri.
