DIOCESI DI TRIESTE
Hvaležnica 2024 | Santa Messa del Ringraziamento
✠ Enrico Trevisi
Cattedrale di San Giusto, 10 novembre 2024
Cari fratelli e sorelle, amati fratelli e sorelle: Ljubljeni bratje in sestre
Nel Messaggio per questa 74ma Giornata del ringraziamento, i vescovi scrivono:
Nel dipinto Il Seminatore (1888), Van Gogh scambia i colori: il cielo è dorato come la messe matura e la terra che accoglie i semi ha il blu del cielo. Ogni volta che un contadino semina, il cielo viene sulla terra. E il seminatore volge le spalle al tramonto per dirigersi verso un’alba nuova. Nel disorientamento che proviamo mentre ci chiediamo dove siamo e quale direzione prendere, nella terra troviamo la speranza per il domani. Questo senso di fiducia nel futuro si amplifica, da un lato, nella gratitudine per il Creato ma, dall’altro, viene adombrato dalla preoccupazione crescente per uno sfruttamento che mette a rischio l’agricoltura e la vita delle persone.
Mi piace questo scambio dei colori per cui il cielo viene sulla terra: Nebo pride na zemljo. E in questo modo siamo chiamati a trovare la speranza per il domani:
Najdi upanje za jutri. Nella terra che viene coltivata, seminata, e che dà frutto noi troviamo speranza nella vita che si rigenera, in Dio che di nuovo si rende presente. In questa giornata del ringraziamento, guardando alla terra siamo chiamati a guardare al futuro con speranza: glej v prihodnost z upanjem.
Le preoccupazioni per il crescente sfruttamento della terra, per il cambiamento climatico, per le catastrofi naturali non devono paralizzarci in nostalgie ingenue (come se il passato fosse un paradiso privo di ingiustizie e di dolori), ma devono aprirci alla responsabilità anche nell’ambito dell’agricoltura, anche nell’ambito della salvaguardia del suolo, spesso troppo cementificato.
Il messaggio dei vescovi così procede:
Quando, durante l’Ultima Cena, Cristo «prese del pane e dopo aver reso grazie, lo spezzò…» (Lc 22, 19), di che cosa ringrazia? Certo, benedice la mensa e il pane che diverrà memoriale della sua Pasqua, della fraternità e della gioia del prendere cibo insieme, ma ringrazia anche di tutti i benefici della creazione: del grano e dei grappoli della vite, della fatica intelligente che li trasforma in cibo e bevanda. La creazione è il dono. Dobbiamo ringraziare per quanto abbiamo ereditato e comprendere quanto questo sia prezioso, soprattutto di fronte agli effetti drammatici della crisi ecologica. La gratitudine, infatti, deve trasformarsi in impegno, in progettualità, in azioni concrete se vogliamo evitare che i paesaggi diventino un lontano ricordo di quello che sono stati…
La crisi ecologica e climatica ci responsabilizza.
Ekološka in podnebna kriza nas dela odgovorne.
Come cristiani siamo chiamati ad assumerci nuove responsabilità:
nove odgovornosti.
Noi attingiamo alla Grazia di Dio, veniamo a Messa ma per ripartire con la forza di Dio nel vivere con maggiore responsabilità l’uso della terra, dei beni della terra e della salvaguardia della terra.
Dobbiamo vincere la tentazione di tutto sfruttare e avidamente trattenere per noi.
Il Vangelo con l’esempio di quella donna vedova che dà tutto quello che ha e lo condivide con Dio, ci mostra che non c’è solo la via dell’egoismo ma anche quella della condivisione, della pace, del rispetto reciproco, della pazienza. Impariamo da chi lavora la terra a cogliere le tracce di una fraternità possibile, di legami solidi da costruire, di solidarietà temprate dalla comune fatica che questa vita ci impone.
Ma il fatto che l’Eucarestia assume il segno dei frutti della terra, il pane e il vino, ci dice come in Dio tutto (anche il nostro sudore, il nostro ingegno, i nostri fallimenti) può essere trasfigurato e divenire possibilità di amore, di vita piena, di risurrezione.
Impegniamoci ad educare i ragazzi e i giovani a passare dalla realtà della terra (con il sudore del lavoro, con i nostri successi e fallimenti) alla realtà trasfigurata: in Dio tutto diventa possibilità di amore, di solidarietà, di anticipo di vita eterna.
Ora lasciamo un po’ di silenzio per dire il nostro grazie personale a Dio.
Zdaj pa pustimo malo tišine, da se osebno zahvalimo Bogu.