DIOCESI DI TRIESTE
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Giornata dei Seminari
✠ Enrico Trevisi
Cattedrale di San Giusto, 8 dicembre 2024
Cari fratelli e sorelle, amati fratelli e sorelle: Ljubljeni bratje in sestre
«Ci ha amati», dice San Paolo riferendosi a Cristo (Rm 8,37), per farci scoprire che da questo amore nulla «potrà mai separarci» (Rm 8,39). Paolo lo affermava con certezza perché Cristo stesso aveva assicurato ai suoi discepoli: «Io ho amato voi» (Gv 15,9.12). Ci ha anche detto: «Vi ho chiamato amici» (Gv 15,15). Il suo cuore aperto ci precede e ci aspetta senza condizioni, senza pretendere alcun requisito previo per poterci amare e per offrirci la sua amicizia: Egli ci ha amati per primo (cfr 1Gv 4,10). Grazie a Gesù «abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi» (1Gv 4,16).
È questo il primo paragrafo di Dilexit nos, l’enciclica di papa Francesco Sull’amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo.
Mi piace pensare che Maria è Colei che più ha vissuto questo amore di Dio, fino ad accoglierlo nella sua carne, fino a dare a Dio la possibilità di farsi carne umana nel Signore Gesù.
Mi piace pensare che questa è anche “la radice della vocazione di ogni prete: far scoprire a tutti l’amore di Cristo che si è ammirato, che si è intuito, che sta alla base della propria scelta di consacrazione e di missione”. Sono le parole che ho scritto nel messaggio per questa Giornata dei nostri Seminari.
Se guardiamo a Maria la scopriamo come Colei che è Piena di Grazia, ricolma dei favori di Dio: è l’amata che sa accogliere l’Amore di Dio.
Io penso che la prima pastorale vocazionale che siamo chiamati a fare sia questa: ridiventare consapevoli e gioiosi per l’amore di Dio per ciascuno di noi. È lo straripante amore di Dio per noi, per me: solo se questo straripante amore lo vivo nella mia quotidianità, facendone il gusto e il sapore della mia vita allora anche i ragazzi e i giovani sapranno domandarsi: “e io come rispondo a questo immenso ma delicato amore di Dio per me?”. Un amore che non prevarica, non forza nessuno, si fa umile ma paziente, anzi persistente anche nelle contraddizioni della vita, con le sue smagliature, con le sue inquietudini.
Preghiamo perché ci siano giovani che diano “la propria risposta meravigliata all’Amore che in Cristo è rivelato” (Messaggio per la Giornata dei Seminari) anche consacrandosi al Signore, anche divenendo presbiteri, cioè preti.
Preghiamo perché pur riconoscendosi fragili – del resto come lo siamo tutti – possano coltivare l’amicizia di Gesù e percepire il suo desiderio di arrivare a tutti, perché tutti possano sperimentare il suo abbraccio, accogliere il suo invito alla festa, al banchetto dell’eucarestia, cioè dell’amore infinito di Dio.
“Far conoscere a tutti l’amore di Dio. Questo desiderio muove alla scelta di entrare in seminario, di impegnarsi in un adeguato cammino di formazione. Guidati dallo Spirito Santo, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che rivela compiutamente l’amore del Padre, accompagnati dalla Chiesa ci si impegna per un cammino bello ed esaltante: diventare preti! E perché il Vangelo risuoni vivo e accessibile, anche per i ragazzi, le famiglie, gli uomini e le donne di oggi; perché il pane spezzato, l’Eucarestia, sia vera esperienza di una comunità fraterna che si riunisce ad adorare il mistero del Dio con noi. Con i più piccoli e fragili che diventano i prediletti dove Dio si rivela ancora" (Messaggio per la Giornata dei Seminari).
Ma domandiamoci: la mia vita aiuta i ragazzi e i giovani ad incontrarsi con l’amore di Dio o esprime solo una ritualità stanca, un’osservanza formale ed esteriore, o addirittura un’agnostica tristezza che priva la vita di ogni slancio e ardimento?
Il fatto che ci siano alcuni giovani che si stanno preparando al sacerdozio deve tutti responsabilizzarci nel vivere la nostra fede con maggiore apertura del cuore. Alcuni giovani sono di Trieste e altri vengono da altri Paesi e dunque sarebbero stranieri… ma che ci insegnano a prendere il Vangelo come la questione seria e bella della nostra vita. Alcuni sono nel Seminario Internazionale Redemptoris Mater del cammino neocatecumenale e altri sono nel Seminario Interdiocesano che è a Udine.
Li affidiamo a Maria, perché siano gioiosi e coraggiosi nel dare la loro risposta al Signore. Con Lei possano rispondere con gioia il loro eccomi.
E grazie anche per le vostre offerte, che mi auguro siano generose, che andranno per sostenere le spese per la formazione dei nostri seminaristi.
Maria Immacolata, in te vediamo il progetto autentico di Dio sull’umanità e ritroviamo la speranza anche per la nostra fragile umanità di questo tempo.
Prega per noi perché abbiamo anche noi il coraggio di lasciarci plasmare dalla Grazia e nella nostra libertà accondiscendere all’amore di Dio.
Maria Immacolata, prega per noi.