CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA 2025
PRESIEDUTE DAL VESCOVO
13 aprile
DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE
La Settimana Santa ha inizio con «la Domenica delle Palme: Passione del Signore» che celebra unitamente il trionfo regale di Cristo e l’annuncio della sua passione vivificante, gli “Osanna” e i “Crocifiggilo!”. I riti odierni introducono i fedeli alla celebrazione del mistero Pasquale a cui ci si è preparati durante la Quaresima. Fin dall’antichità si commemora l’ingresso del Signore in Gerusalemme con la solenne processione, con cui i cristiani celebrano questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei, andati incontro al Signore al canto dell’«Osanna».
Alle
ore 10.00 il Vescovo benedirà le palme e gli ulivi presso la chiesa di Sant’Apollinare (Montuzza); guiderà, quindi, la
processione per via Capitolina fino alla Cattedrale ove, alle
ore 10.30, celebrerà la
Santa Messa della Passione del Signore.
In caso di pioggia, la benedizione avrà luogo direttamente in Cattedrale alle ore 10.30.
17 aprile
GIOVEDÌ SANTO
SANTA MESSA DEL CRISMA
Questa Messa che il Vescovo concelebra con il suo presbiterio e nella quale consacra il santo crisma e benedice gli altri oli, è come la manifestazione della comunione dei presbiteri con il loro Vescovo.
Per questa Messa si radunano e concelebrano in essa i presbiteri, dal momento che nella confezione del crisma sono testimoni e cooperatori del loro Vescovo, della cui sacra funzione nella edificazione, santificazione e guida del popolo di Dio sono partecipi, e così si manifesta chiaramente l’unità del sacerdozio e del sacrificio continuamente presente nella Chiesa di Cristo.
Il Vescovo, alle
ore 09.45, inizia la
preghiera dell’Ora Media in San Giovanni (Battistero) con i presbiteri e i diaconi (diocesani e religiosi) presenti in Diocesi. Alle
ore 10.00, in Cattedrale, attorniato dai presbiteri che rinnoveranno le promesse sacerdotali, presiederà la concelebrazione della
Santa Messa Crismale con la benedizione degli Oli sacri.
TRIDUO PASQUALE
GIOVEDÌ SANTO
SANTA MESSA «NELLA CENA DEL SIGNORE»
«Con la messa celebrata nelle ore vespertine del Giovedì Santo, la Chiesa dà inizio al Triduo Pasquale e ha cura di far memoria di quell’ultima cena in cui il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, amando sino alla fine i suoi che erano nel mondo, offrì a Dio Padre il suo Corpo e Sangue sotto le specie del pane e del vino e li diede agli apostoli in nutrimento e comandò loro e ai loro successori nel sacerdozio di farne l’offerta». Con questa liturgia la Chiesa entra nella celebrazione della Pasqua e accoglie il memoriale dell’istituzione dell’Eucaristia, del sacerdozio ministeriale e del comandamento nuovo del servizio e della carità fraterna con il gesto della Lavanda dei piedi.
Il Vescovo, alle
ore 19.00, in Cattedrale, presiederà la concelebrazione della
Santa Messa, durante la quale compirà il rito della lavanda dei piedi.
Al termine della Celebrazione avrà luogo la traslazione del SS.mo Sacramento alla Cappella della reposizione.
18 aprile
VENERDÌ SANTO
In questo giorno in cui «Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato» (1Cor 5,7), la Chiesa con la meditazione della passione del suo Signore e sposo e con l’adorazione della croce commemora la sua origine dal fianco di Cristo, che riposa sulla croce, e intercede per la salvezza di tutto il mondo. La Chiesa in questo giorno fa memoria e celebra la passione vivificante e la morte redentrice del nostro Salvatore. Il tono che pervade la Liturgia delle Ore e l’azione liturgica pomeridiana, il digiuno e l’astinenza, non è quello del lutto, ma quello celebrativo che mette in risalto il valore salvifico e glorificante della morte di Gesù, innalzato sulla croce quale trono della sua gloria.
Il Vescovo, alle
ore 9.00, in Cattedrale, presiederà il canto dell’
Ufficio delle Letture e delle
Lodi.
CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE DEL SIGNORE
Alle
ore 15.00, in Cattedrale, il Vescovo presiederà la
Celebrazione della Passione del Signore: Liturgia della Parola, Adorazione della Croce e Comunione eucaristica.
VIA CRUCIS
L’opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio, che ha il suo preludio nelle mirabili gesta divine operate nel popolo dell’Antico Testamento, è stata compiuta da Cristo Signore, specialmente per mezzo del mistero pasquale della sua beata passione, risurrezione da morte e gloriosa ascensione, mistero con il quale morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendo ci ha ridonato la vita. Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa.
Il Vescovo, alle
ore 21.00, guiderà la «
Via Crucis cittadina», animata dai giovani dell'Azione Cattolica diocesana, da piazza Vico a San Giusto dove, al termine, rivolgerà la sua parola ai fedeli e impartirà la Benedizione.
19 aprile
SABATO SANTO
«Il Sabato Santo la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e la sua morte, nonché la discesa agli inferi, e aspettando la sua resurrezione, nella preghiera e nel digiuno». In questo giorno la Chiesa vive una esperienza liminale, data dal mistero di cui fa memoria e dalle modalità con cui lo celebra. Il mistero del riposo del Signore Gesù nel sepolcro e la sua discesa agli inferi costituiscono il memoriale che la comunità oggi contempla. Al riposo di Cristo corrisponde la sosta della Chiesa in preghiera, nel silenzio e nel digiuno. La sosta della Chiesa in preghiera è memoria della sosta delle donne di fronte alla tomba.
Il Vescovo, alle
ore 9.00, in Cattedrale, presiederà il canto dell’
Ufficio delle Letture e delle
Lodi.
20 aprile
PASQUA DI RISURREZIONE DEL SIGNORE
VEGLIA PASQUALE
(notte dal 19 al 20 aprile)
«Per antichissima tradizione questa è la notte di veglia in onore del Signore (Es 12,42), cosicché i fedeli, portando in mano le lampade accese, sono simili a coloro che attendono il ritorno del Signore, in modo che, quando egli verrà, li trovi ancora vigilanti e li faccia sedere alla sua mensa» (MR 169, n. 1). Durante la Veglia Pasquale, «madre di tutte le veglie», tutta la Chiesa diffusa sulla terra celebra la resurrezione del Signore, compimento di tutto e senso di ogni cosa. Ed è celebrata nella sua dimensione cosmica (con la benedizione del fuoco nuovo), storico-salvifica (attraverso la ricca liturgia della Parola), ecclesiale (con l’inserimento di nuovi membri durante la liturgia battesimale), escatologica (nella partecipazione al banchetto eucaristico). La Veglia che in essa di celebra, dal momento che commemora la notte santa nella quale il Signore è risorto, è ritenuta «la madre di tutte le sante veglie». In essa infatti la Chiesa aspetta vegliando la risurrezione del Signore, e la celebra con i sacramenti della iniziazione cristiana.
Alle
ore 22.30 il Vescovo presiederà in Cattedrale la solenne
Veglia Pasquale: la Liturgia della Parola, la Liturgia Battesimale e la Liturgia Eucaristica. Alla concelebrazione sono invitati i Canonici e tutti i Presbiteri che lo desiderano.
DOMENICA DI PASQUA
Il giorno di Pasqua costituisce il culmine del Triduo, la pienezza del mistero celebrato, nel quale già siamo entrati con la Veglia della notte. Il giorno di Pasqua diventa non solo la mèta del cammino ecclesiale ma anche il paradigma di vita e pastorale. Questo «giorno fatto dal Signore» (Sal 117,24) è la sorgente dell’esultanza piena in cui la Chiesa si rallegra.
Il Vescovo celebrerà in Cattedrale la solenne Santa Messa alle ore 10.30.
Alle ore 15.30, presso la Casa Circondariale “Ernesto Mari”, presiederà la Santa Messa Pasquale per la sezione maschile.
Alle ore 18.00, in Cattedrale il Vescovo presiede i Vespri solenni.