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Abbiamo appena ascoltato il Prologo del Vangelo di Giovanni, una tra le pagine più dense di tutto il Nuovo Testamento, che la Chiesa ci propone in questa solenne circostanza per farci comprendere in profondità il mistero del Natale di nostro Signore Gesù Cristo, il Verbo che era presso Dio ed era Dio (cf. Gv 1,1). Se davanti ad un Presepio ci concentriamo nella contemplazione del Bambino seguendo le mirabili rivelazioni
Il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, approvato da Papa Francesco, interviene in modo autorevole per chiarire dubbi e domande emerse da dichiarazioni talvolta contraddittorie sull’argomento
Con l’Ecclesia tergestina elevo al Signore fervidi voti augurali nella lieta ricorrenza del genetliaco del Santo Padre Francesco e dalla cattedrale di San Giusto assicuro preghiere.
È sempre un evento bello e significativo trovarci ogni anno per rendere l’omaggio della devozione e dell’amore alla nostra Madre celeste in occasione della solennità in cui la Chiesa ricorda il mistero della sua immacolata concezione che la preservò dal peccato originale. L’omaggio di quest’anno vuole essere particolarmente sentito per le dolorose circostanze che ci affliggono.
Il popolo cristiano celebra oggi la solennità dell’Immacolata Concezione di Maria. Nei suoi provvidenti e imperscrutabili disegni, Dio ha voluto che, per custodire in grembo, in modo degno e perfetto, il Figlio divino fattosi uomo, la Vergine Maria dovesse essere la sua dimora senza peccato.
San Nicolò 2020, il messaggio del Vescovo Giampaolo ai bambini e alle bambine.
Con la prima domenica di Avvento è fatto obbligo di usare la terza edizione del Messale Romano nelle celebrazioni liturgiche. Per un buon utilizzo dello stesso sono già stati predisposti alcuni semplici sussidi che si possono richiedere in Curia.
Vorremmo accostarci a ciascuno di voi e rivolgervi con grande affetto una parola di speranza e di consolazione in questo tempo che rattrista i cuori. Viviamo una fase complessa della storia mondiale, che può anche essere letta come una rottura rispetto al passato, per avere un disegno nuovo, più umano, sul futuro. «Perché peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi»
Sono particolarmente lieto di presiedere il Rito di Dedicazione del nuovo altare della Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine del Soccorso, al termine di un significativo intervento di abbellimento, per il quale sono profondamente grato al parroco don Paolo Rakic.
Questa sera e in questo Santuario, ci rivolgiamo fiduciosi a Lei per implorare, con umile preghiera, la sua potente intercessione di Consolatrice degli afflitti e di Salute degli infermi.
In questo Messaggio, intitolato La malattia, le paure e la grazia, mi soffermerò, in particolare, a fornire un qualche spunto di riflessione spirituale relativo al mondo della malattia che si è via via manifestato come il nodo più intricato dell’attuale situazione pandemica.
La Chiesa di Trieste cerca sempre nuove strade per essere al servizio del prossimo, specialmente in questo periodo così problematico quando, a causa della pandemia in corso, si sono acuite difficoltà di ogni tipo, soprattutto per quelle categorie di persone che già facevano molta fatica nella quotidianità.
Pur condizionati da una serie di dolorose restrizioni a causa della pandemia in corso, anche quest’anno siamo riuniti nella nostra Cattedrale a rendere il dovuto ossequio di amore e di devozione al martire San Giusto, venerato Patrono della Città e della Chiesa di Trieste.
San Paolo, rivolgendosi alle prime comunità cristiane, richiamava i fedeli a “non essere tristi come gli altri che non hanno speranza. Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui” (1Ts 4,13-14).
Tutta la storia della Chiesa è segnata da questi uomini e donne che con la loro fede, con la loro carità, con la loro vita sono stati punti di riferimento per innumerevoli generazioni. I Santi, epifania della potente e trasformante presenza del Cristo Risorto, sono lì a dirci con san Paolo “non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).
Sono pervenute a questa Penitenzieria Apostolica non poche suppliche di Sacri Pastori i quali chiedevano che quest’anno, a causa dell’epidemia da “covid-19”, venissero commutate le pie opere per conseguire le Indulgenze plenarie applicabili alle anime del Purgatorio, a norma del Manuale delle Indulgenze.
La Caritas ha deciso di attivare un servizio di ascolto telefonico, il “Numero Verde Ascolto”, affinché possa essere facilmente raggiungibile, in considerazione delle nuove norme di sicurezza e di contenimento della pandemia che talvolta rende più difficile accedere in presenza ai servizi.
L’andamento epidemiologico continua a destare preoccupazione nelle nostre comunità. È quanto emerge anche dai continui contatti telefonici che la Segreteria Generale sta ricevendo in queste ore.
Le ideologie si accusano spesso tra loro di essere ideologiche, ma rimanendo sempre dentro il gioco dell’ideologia. La Dottrina sociale della Chiesa, invece, lo fa dall’esterno, senza partecipare al gioco dell’ideologia.
Carissimi fratelli e sorelle, in questa Veglia vogliamo pregare affinché nella nostra Chiesa diocesana ci sia una riscoperta, gioiosa e generosa, della vocazione missionaria.
Nella vigilia della festa di San Francesco d’Assisi lo scorso 3 di ottobre, dopo aver celebrato la Santa Messa presso la tomba del Patrono d’Italia, il Santo Padre Francesco ha firmato e reso pubblica la terza enciclica del suo pontificato che s’intitola Fratelli tutti ed ha come tema principale quello della fraternità e dell’amicizia sociale.
Sabato 10 ottobre nella Basilica superiore di San Francesco ad Assisi il Cardinale Agostino Vallini ha beatificato il giovanissimo Carlo Acutis, morto a Monza il 12 ottobre del 2006 per una leucemia fulminante.
A un anno dalla loro morte, con questa santa messa vogliamo ricordare, con immutato affetto e accresciuta gratitudine, i due agenti di Polizia Matteo Demenego e Pierluigi Rotta che furono privati, da una mano folle e omicida, del bene incommensurabile della vita.
La Congregazione per la Dottrina della Fede il 22 settembre ha reso pubblica la Lettera Samaritanus Bonus sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita, Lettera indirizzata soprattutto ai familiari, ai tutori legali, ai cappellani ospedalieri, ai ministri straordinari della comunione, agli operatori pastorali, ai volontari ospedalieri, al personale sanitario e, naturalmente, ai malati stessi.
La pandemia è stata e continua ad essere un’esperienza collettiva, inedita e coinvolgente, che ha sollevato nel cuore di tutti una serie di interrogativi ai quali risulta difficile ora dare una risposta.
In questo mese di settembre, il Messale, rinnovato nella sua terza edizione, arriverà nelle nostre parrocchie e, per decisione unanime dei Vescovi della CET dovrà entrare obbligatoriamente in uso all’inizio del nuovo Anno liturgico, cioè la prima domenica di Avvento, il prossimo 29 di novembre.
Lettera del Cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ai Presidenti delle Conferenze episcopali sulla celebrazione della liturgia durante e dopo la pandemia del Covid-19.
Molti, che frequentino o no la vita delle comunità cristiane, hanno una loro immagine del prete, hanno una loro immaginazione su quello che i preti fanno e di quello che dovrebbero fare.
La nostra Chiesa tergestina, con gioia e gratitudine, celebra oggi la memoria liturgica del beato don Francesco Bonifacio che, con il suo martirio, ha reso testimonianza a Cristo nella forma più luminosa e convincente per noi cristiani, quella della santità.
Quelli che stiamo vivendo non sono tempi facili: la pandemia mondiale da Covid-19 che ci ha colpiti ci ha costretto, lo scorso anno pastorale, ad interrompere bruscamente i contatti umani e liturgici con le nostre Comunità parrocchiali.
Carissimi fratelli nel Sacerdozio, la nostra Chiesa diocesana, dopo i tre anni di lavoro sinodale, sta ora vivendo il delicato ed entusiasmante impegno della traduzione in consapevolezza, prassi pastorale e vissuto esistenziale di quanto il Sinodo Diocesano ha elaborato.
Il nostro Vescovo, in quest’anno della Laudato si’, voluto da Papa Francesco, assieme alle Comunità Ortodosse della nostra Città, invita il laicato cattolico a partecipare a un momento di riflessione e di preghiera.
È ormai prossimo l’inizio del nuovo anno scolastico nei vari istituti di ogni ordine e grado, sia statali (di lingua italiana e slovena) che paritari della nostra Diocesi.
Il Concerto è uno degli strumenti per dire grazie, testimoniare il nostro impegno e sperare nel controllo e superamento dell’epidemia, sperare in una comunità rinnovata che ci trovi responsabili, solidali e capaci, con i necessari aiuti ed indirizzi, di ri-esprimere creatività, crescita, amore, gioia e vita.
Il Concerto per la Speranza vuole essere un messaggio di fiducia e speranza per la ripresa della normalità della vita dopo la fase acuta della grave pandemia che è costata lutti e sofferenze.
La Chiesa, con gioiosa e convinta partecipazione, celebra oggi la festa l’Assunzione di Maria in cielo. Ella, infatti, al termine della sua vita terrena, non conobbe la corruzione del sepolcro come avviene per ciascuno di noi, ma entrò subito, con tutta la sua persona, corpo e anima, nel possesso della gloria eterna.
Esce in questi giorni “L’imbarazzo della vita. Profilo di un sacerdote”, il libro del canonico Pietro Zovatto, pubblicato da Luglio editore.
L’incontro annuale dei giovani a Medjugorje è un tempo ricco di preghiera, di catechesi, di fraternità. Esso offre a tutti voi la possibilità di incontrare Gesù Cristo vivo, specialmente nell’Eucaristia, celebrata e adorata, e nella Riconciliazione.
“Responsum” ad un dubbio sulla validità del Battesimo conferito con la formula “Noi ti battezziamo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
Carissimi fratelli e sorelle, celebriamo oggi il Perdon d’Assisi. Con il Perdon d’Assisi, san Francesco, innamorato di Dio e servitore degli uomini, ci raggiunge con un messaggio di compassione e condivisione fraterna.
Gesù ci insegna che dentro al campo della vita e della storia è stato nascosto un tesoro ed è stata posta una perla preziosa. Di quale tesoro e di quale perla preziosa parla Gesù?
Il 27 giugno scorso il Santo Padre Francesco ha dato la sua approvazione alla pubblicazione dell’Istruzione della Congregazione per il Clero intitolata "La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa".
Interpellato su alcuni aspetti della nostra attività pastorale vengo a voi con questa mia istruzione che spero possa fornirvi i necessari chiarimenti per una vita ordinata nelle nostre parrocchie.
In questa domenica la Chiesa ci fa leggere un brano del Vangelo di Matteo che contiene tre parabole con le quali Gesù descrive il Regno dei Cieli.
È uscito in libreria in questi giorni l’ultimo libro di don Giovanni Boer, presbitero tergestino, che affronta un tema rilevante sul piano esegetico, teologico e pastorale riguardante la traduzione dal greco del Padre nostro, preghiera consegnataci da Gesù stesso.
Sono lieto di accogliervi nella nostra Cattedrale di San Giusto per onorare con un momento di attenzione, orante e affettuosa, le vittime del Covid-19.
Carissimi fratelli e sorelle, i Santi Ermacora e Fortunato di cui oggi celebriamo la solenne memoria – patroni amati e venerati in questa parrocchia di Roiano – con il dono della loro vita fino al martirio ci hanno dato l’esempio di come si deve accogliere la Parola di Dio.
Domani, 13 luglio, si celebrerà a Trieste un atteso e significativo evento storico: l’incontro tra i due Presidenti delle Repubbliche italiana e slovena, Sergio Mattarella e Borut Pahor, i quali, si porteranno a Basovizza a rendere omaggio alle vittime delle foibe e ai quattro fucilati nei rispettivi monumenti.
La Diocesi di Trieste, in collaborazione con l’Associazione musicale Aurora Ensemble e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, offre alla città il Concerto in memoria delle vittime del Covid-19.
Affidiamoci alla materna protezione della Madonna che imploriamo di tenerci sempre uniti al Figlio suo Gesù.
Dopo un periodo di calma relativa, in questi ultimi giorni sono tornati a crescere i contagi da COVID-19 nella nostra Città di Trieste.
La Chiesa celebra oggi la solennità della Pentecoste: il Signore risorto realizza la sua opera nella storia degli uomini effondendo il suo Spirito.
Sono particolarmente grato al Signore per avermi dato l’opportunità di benedire, nella solenne giornata in cui la Chiesa ricorda i Santi Pietro e Paolo, il busto di S.E. Mons. Antonio Santin collocato nella facciata della Cattedrale di San Giusto.
La fine dell’anno pastorale è il tempo dei decreti di nomina vescovile che oggi sono pubblicati sul sito della Diocesi.
Le radicali e forti affermazioni di Cristo ci invitano a riconoscerlo come il solo e unico Signore della nostra vita e della storia umana, mettendoci in guardia da tante trappole insidiose.
Lunedì 29 giugno, alle ore 19.00, sul piazzale antistante la Cattedrale di San Giusto si terrà la cerimonia dello scoprimento e benedizione del busto di S.E. Mons. Antonio Santin collocato sulla facciata della Cattedrale a memoria del grande Vescovo, Defensor Civitatis.
Celebriamo oggi, con devozione e gratitudine, la memoria liturgica di San Josemaría Escrivà de Balaguer che, con lungimirante intelligenza spirituale, alimentò nella Chiesa contemporanea il carisma della chiamata universale alla santità, da coltivare nella quotidianità dell’esistenza, soprattutto quella del lavoro e delle relazioni familiari e sociali.
Questa Curia ribadisce che continuano a restare in vigore le indicazioni a suo tempo emanate, rispettose sia della sacralità del Sacramento sia delle norme sanitarie.
Una visita di cortesia all’Arcivescovo di Trieste quella del Console Generale della Repubblica di Slovenia a Trieste, dott. Vojko Volk, avvenuta pochi giorni fa.
Il Prefetto della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti ha reso noto una Lettera con la quale il Santo Padre Francesco ha disposto che nella recita delle Litanie Lauretane vengano introdotte tre nuove invocazioni alla Madonna
Il discorso del Santo Padre Francesco a medici, infermieri e operatori sanitari dalla Lombardia.
Qualche settimana fa, in piena emergenza coronavirus, ho avuto modo di rendere note alcune mie riflessioni, condotte sia come vescovo sia come convinto promotore della Dottrina sociale della Chiesa, sulla nuova situazione sociale creata dall’epidemia.
Carissimi fratelli e sorelle, la tragedia del COVID-19 ha fatto sorgere in molti cuori una domanda urgente: l’uomo è solo un piccolo frammento di un insieme governato da leggi impersonali e sconosciute, che possono travolgerlo in qualsiasi momento, oppure è voluto e conservato in vita da un Amore eterno ed incondizionato?
Carissimi fratelli e sorelle adoratori, vi ringrazio di cuore per il vostro impareggiabile servizio di assicurare – tutto il giorno, notte compresa – la vostra presenza adorante davanti a Gesù eucaristico, pregando con amore e fervore.
I Vescovi italiani ritengono che una possibile approvazione della proposta di legge Zan sia un fatto grave che va ben oltre il merito della legge stessa e riguarda il quadro complessivo – politico e giuridico – della vita comunitaria del futuro.
Con la recita di questo santo Rosario giunge a conclusione il mese di maggio che in tutta la nostra Diocesi è stato vissuto come una corale invocazione alla Madonna della Salute di proteggere le nostre anime e i nostri corpi dai pericoli.
In questi giorni la nostra Città, in tutte le sue componenti, è stata profondamente colpita ed ha concordemente e giustamente reagito alla decisione dell’Anac che, con la motivazione dell’inconferibilità dell’incarico al Presidente Zeno D’Agostino, ha determinato una situazione grave e pericolosa per tutta la realtà portuale triestina.
La Chiesa celebra oggi la solennità della Pentecoste: il Signore risorto realizza la sua opera nella storia degli uomini effondendo il suo Spirito.
Siamo ancora dentro il tempo della pandemia da COVID-19 che continua ad affliggerci sul piano personale e su quello pastorale. Credo che tutti noi, in maniera più o meno riflessa, avvertiamo forte l’esigenza interiore di una risposta di fede a questa domanda: cosa ci sta dicendo il Signore?
Con la recita di questo santo Rosario giunge a conclusione il mese di maggio che in tutta la nostra Diocesi è stato vissuto come una corale invocazione alla Madonna della Salute di proteggere le nostre anime e i nostri corpi dai pericoli.
Con la sua Ascensione Gesù non è andato via lontano da noi, ma è costantemente presente accanto a ciascuno di noi ed è per noi. Il cristianesimo è questa presenza e questa vicinanza, tanto necessarie nei tempi bui e tribolati che viviamo a causa della pandemia da covid-19.
Il 21 maggio nella Cattedrale di San Giusto l'Arcivescovo Mons. Giampaolo Crepaldi ha tenuto la liturgia funebre per S.E. Mons. Eugenio Ravignani.
Il prossimo giovedì 21 di maggio alle ore 11 si celebrerà in Cattedrale di San Giusto la liturgia funebre per S.E. Mons. Eugenio Ravignani.
Con la sua Ascensione Gesù non è andato via lontano da noi, ma è costantemente presente accanto a ciascuno di noi ed è per noi. Il cristianesimo è questa presenza e questa vicinanza, tanto necessarie nei tempi bui e tribolati che viviamo a causa della pandemia da covid-19.
Da lunedì 18 maggio 2020 gli Uffici di Curia riaprono nel rispetto della normativa sanitaria vigente. Si consiglia di privilegiare l’utilizzo della mail per la richiesta di certificati e del telefono per le informazioni.
L'Arcivescovo Mons. Giampaolo Crepaldi ha celebrato la Santa Messa nella chiesa del cimitero cittadino di Sant’Anna, con una Giornata di Preghiera di Suffragio per i numerosi defunti a causa del coronavirus della Diocesi e della Città.
Il Vescovo Mons. Giampaolo Crepaldi ha inviato una lettera ai parroci, per rappresentare la situazione di difficoltà economica che anche la Chiesa tergestina sta affrontando e annunciare l’istituzione del Fondo intitolato alla memoria del Vescovo Eugenio.
Il prossimo giovedì 21 di maggio alle ore 11 si celebrerà in Cattedrale di San Giusto la liturgia funebre per S.E. Mons. Eugenio Ravignani.
Papa Francesco partecipa spiritualmente al lutto per la scomparsa di Mons. Eugenio Ravignani.
Sono particolarmente vicino ai dipendenti della Ferriera in questi giorni così delicati per l’attesa della firma dell’Accordo di Programma che dovrà delineare le prospettive di futuro di quell’area industriale.
L'Arcivescovo Mons. Giampaolo Crepaldi esprime gratitudine e vicinanza agli operatori e volontari della Caritas impegnati nell’emergenza.
Consapevoli della fase delicata che in questi giorni si apre sul versante della lotta alla pandemia per il Covid-19, i Vescovi delle quattro Diocesi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia rivolgono un messaggio pastorale ai loro sacerdoti e ai loro fedeli, ma ad un tempo anche ai responsabili delle Istituzioni civili e a tutte le persone di buona volontà.
Mercoledì 15 aprile è tornato alla Casa del Padre il diacono Guido Trani.
Con la prossima domenica si conclude la settimana dell’Ottava di Pasqua. Sono ad invitarvi a prepararvi alla seconda domenica di Pasqua, domenica della Divina Misericordia.
Sono ad invitarvi a seguire dalle vostre case, con devozione e adesione interiore, la preghiera straordinaria davanti alla Sindone.
Il prossimo 10 di aprile Vita Nuova, il Settimanale cattolico della Diocesi di Trieste, compie 100 anni.
A due mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria per la pandemia Covid-19, la Chiesa di Trieste propone un’analisi approfondita sui bisogni del territorio e le risposte fornite attraverso i servizi già in essere e all’attivazione di nuovi servizi allestiti ad hoc.
In occasione della Domenica delle Palme la Curia Vescovile ricorda ai fedeli il rispetto delle attuali norme per il contenimento del COVID/19.
Le celebrazioni della Settimana Santa dell'anno 2020 presiedute dall'Arcivescovo Giampaolo Crepaldi.
Ha debuttato in questi giorni sui social, con una pagina Facebook e un hastag Twitter, #lachiesachecè, per raccogliere online i molti ed originali modi con cui la Chiesa si fa ‘prossimo’ durante la pandemia da Coronavirus.
La Chiesa di Trieste esprime la più viva preoccupazione per la situazione venutasi a creare nella zona del Silos e del Porto Vecchio.
In questi giorni di prova segnati dall’epidemia da coronavirus l'Arcivescovo Giampaolo Crepaldi segnala due iniziative promosse dal Santo Padre Francesco.
L’epidemia connessa con la diffusione del “COVID-19” ha un forte impatto su molti aspetti della convivenza tra gli uomini e per questo richiede anche un’analisi dal punto di vista della Dottrina sociale della Chiesa.
A tutti deve giungere l’abbraccio della nostra preghiera mariana, quell’abbraccio che supera ogni isolamento e che ci rende fratelli e sorelle in Cristo.
Il 12 di febbraio è stata resa pubblica l’Esortazione apostolica Querida Amazonia di Papa Francesco, che giunge dopo la celebrazione del Sinodo speciale che si era tenuto in Vaticano nel mese di ottobre dell’anno scorso sul tema Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per un’ecologia integrale.
Non è sufficiente curare gli ammalati, ma che è necessario prendersi cura di loro nella prospettiva cristiana della guarigione integrale.
Siamo convenuti alla Foiba di Basovizza spinti dal bisogno interiore di celebrare il Giorno del Ricordo, istituito con un’apposita legge dello Stato nel 2004 per custodire e coltivare la memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo di migliaia di connazionali dalle terre dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.
In questa domenica, dedicata a fare devota memoria della Presentazione di Gesù al Tempio, la Chiesa italiana celebra anche la Giornata della Vita.
Contempliamo con uno sguardo unitario, in un’occasione speciale come la Giornata mondiale per la vita consacrata, sia il mistero dell’offerta della sua vita fatta da Gesù nel Tempio, sia il mistero dell’offerta della nostra vita fatta a Gesù da noi consacrati.
il quale, in un difficile periodo storico per la Chiesa e i cristiani, seppe indicare luminosi orizzonti di bene che coinvolsero e continuano a coinvolgere nella loro attualizzazione innumerevoli schiere di uomini e di donne.